16 Dicembre 1996 - Da una lettera di Mons. Yohannes Woldegiorgis.

 

 

 

Istituzione delle "Figlie di Maria Immacolata".

La situazione della Donna in Etiopia.

 

Recentemente "spulciando" tra del vecchio materiale del Gruppo Meki mi è capitata tra le mani una lettera del primo Vescovo di Meki: mons. Yohannes Woldegiorgis.

La lettera fu inviata nell'intento di trovare fondi per l'acquisto di una "Casa" in Addis Abeba da destinarsi all'appena fondato Istituto Femminile Diocesano Religioso delle "Figlie di Maria Immacolata".

Il testo mostra la terribile condizione della donna in Etiopia, causata essenzialmente da una diffusa ignoranza di ambedue i sessi. Allo stesso modo è testimonianza di quanto mons. Yohannes considerasse importante ed urgente la soluzione di questo problema; soluzione che individua nell'appena eretto Istituto di suore locali.

Di seguito riportiamo i passi più significativi.

 

 

NASCITA DELL'ISTITUTO FEMMINILE DIOCESANO RELIGIOSO

 

Un anno dopo l'apertura del Seminario Diocesano ho eretto un Istituto Diocesano Religioso di suore locali.

Questa era la mia umile iniziativa per un nuovo Istituto chiamato "Figlie di Maria Immacolata".

Per lo sviluppo socio-pastorale di una giurisdizione, le suore locali sono necessarie per lavorare a fianco del clero locale.[...]

Come regolamento dell'Istituto le Aspiranti prima di essere accettate come Postulanti devono completare la High School (12a classe) secondo il programma scolastico ministeriale. Questa regola vale anche per i Seminaristi Minori che devono passare al Seminario Maggiore.

 

SITUAZIONE DELLA DONNA IN ETIOPIA

MOTIVAZIONI CHE HANNO PORTATO ALLA FONDAZIONE DI QUESTO ISTITUTO

 

In aggiunta al lavoro ordinario socio-pastorale indicato più sopra, che le suore compiono nella Chiesa, vi è un'altra ragione che mi ha spinto a fondare questo Istituto: elevare le donne dalla condizione di schiavitù e di oppressione, alla dignità umana. La situazione e la condizione della donna è ancora di oppressione e criminalità:

 

1. nelle aree rurali e nelle piccole città il rapimento delle ragazze è una cosa normale; così molte ragazze non possono andare a scuola perché hanno paura di questa orrenda pratica. Esse preferiscono rimanere ignoranti piuttosto che essere rapite;

2. senza il consenso della ragazza, il padre la cede al figlio del suo amico e in cambio egli riceve animali domestici o denaro: in altre parole le figlie sono vendute dai loro stessi genitori;

3. la poligamia è un'abitudine comune: se un uomo ha più donne si sente di avere più onore e prestigio. Molto spesso i bambini nati in questa maniera sono abbandonati alle loro mamme, completamente negletti dai loro papà. E così il compito duro di allevare i bambini è un affare solamente della mamma;

4. le ragazze, sia rapite che vendute per negoziazione tra due genitori, sono molto spesso mandate via dall'uomo dopo alcuni mesi senza nessuna remunerazione;

Le ragazze, una volta prese come si è descritto e mandate via sono considerate inutili: come una cosa buttata via. Allora queste sfortunate giovani hanno due alternative: o darsi ad una vita di prostituzione, oppure rimanere con quell'uomo che le aveva rapite, considerate come le altre numerose donne o concubine.

Secondo la mentalità dell'uomo, la donna è stata creata solo per i servizi suoi propri, dimenticando o trascurando che tutto il genere umano è stato creato ad immagine di Dio: "Dio creò l'uomo a Sua immagine; a immagine di Dio lo creò. Maschio e femmina li creò" (Gen 1, 27).

Quello che è peggio, per la mancanza di educazione, le donne stesse pensano che siano state create inferiori all'uomo. Quindi qualunque violenza fatta a queste donne viene accettata passivamente senza nessuna reazione o difesa del loro diritto.

Le conseguenze di queste pratiche disumane e anticristiane contro la donna sono: ignoranza, duro lavoro e, soprattutto, prostituzione. Un'altissima percentuale di malati di Aids è il risultato della prostituzione.

Il Governo ha proclamato l'uguaglianza della donna all'uomo ed è contro il rapimento delle ragazze e contro la negoziazione da parte dei parenti che cedono ad uomini sconosciuti le figlie senza il loro accordo; tuttavia queste abitudini e tali costumi negativi che perdurano da moltissimi secoli non sono ancora stati superati.

 

UNA POSSIBILE SOLUZIONE

CARISMA DELLE FIGLIE DI MARIA IMMACOLATA

 

Io credo che le ingiustizie sopra riportate, contrarie alla dignità umana ed alla carità evangelica, potrebbero essere corrette solamente con l'educazione di ambedue i sessi, soprattutto delle donne.

L'uomo e la donna devono rispettarsi a vicenda. Gesù, portatore della Buona Novella: carità, giustizia e pace, ci insegna:"Amatevi gli uni gli altri" (Gv 15, 17); "Amerai il prossimo tuo come te stesso" (Mt 22,39). Quindi l'insegnamento del nostro Divin Maestro è: quello che non volete sia fatto a voi non sia fatto agli altri. Secondo il Nuovo Testamento non vi è posto per chi opprime e per chi è oppresso. Ed allora perché vengono compiuti questi soprusi nei confronti delle donne?

Quindi, il carisma di questo nascente e nuovo Istituto di suore locali è difendere i diritti della donna facendo tutto il possibile per correggere gli abusi e le oppressioni che accadono ad essa, attraverso l'educazione, la promozione e l'elevazione della condizione della sua vita a dignità umana.

Poiché queste suore sono originarie del luogo dove avvengono le ingiustizie sopra descritte, ho grande fiducia che esse potranno riuscire a convincere la propria gente ad evitare queste abitudini ed usanze anticristiane.

 

Vescovo Yohannes Woldegiorgis

Vicario Apostolico di Meki - Etiopia

 

 

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aggiornamento pagina: 25 Ottobre 2003